La Sicurezza sul Lavoro: Un Impegno Condiviso per il Benessere di Tutti

La Sicurezza sul Lavoro: Un Impegno Condiviso per il Benessere di Tutti Innovazione 12/03/2025 La sicurezza sul lavoro è un tema di fondamentale importanza e che non deve essere trascurato o minimizzato, che riguarda non solo la conformità alle normative, ma anche la cultura aziendale e il benessere di ogni persona che lavora all’interno di un’Azienda. La vera sfida non risiede solo nel rispetto delle normative, ma nella creazione di una vera e propria cultura della sicurezza. Un aspetto fondamentale è la sensibilizzazione di tutti i membri dell’azienda: dai datori di lavoro ai lavoratori stessi. Il Ruolo Fondamentale del Datore di LavoroIl datore di lavoro ha una responsabilità primaria nella creazione e nel mantenimento di un ambiente di lavoro sicuro. Non basta solo fornire gli strumenti e le risorse necessarie per garantire la sicurezza, ma è fondamentale che l’imprenditore dimostri un impegno concreto nel coinvolgere e sensibilizzare i propri dipendenti. La formazione sulla sicurezza non deve essere vista come un obbligo burocratico, ma come un’opportunità di crescita e prevenzione.Un datore di lavoro investe nella formazione e organizza incontri periodici per sensibilizzare i lavoratori sui rischi e sulle modalità di prevenzione. Questo approccio non solo previene incidenti e infortuni, ma costruisce un rapporto di fiducia reciproca tra dipendenti e management. L’importanza della FormazioneLa formazione è un pilastro fondamentale per sensibilizzare i lavoratori sui rischi legati all’ambiente di lavoro e per insegnare loro come comportarsi in caso di emergenze. La formazione non deve essere limitata a un singolo corso o a incontri isolati e circoscritti: deve essere un processo continuo, che tenga conto delle evoluzioni normative, dei cambiamenti nell’organizzazione aziendale e delle nuove tecnologie impiegate.L’obiettivo della formazione non è solo quello di diffondere conoscenze teoriche, ma di rendere ogni lavoratore consapevole del proprio ruolo nel sistema di sicurezza aziendale. Ogni persona deve essere in grado di riconoscere i rischi, prevenire i pericoli e adottare comportamenti corretti, non solo per la propria sicurezza, ma anche per quella dei colleghi. Il Ruolo Attivo del LavoratoreAnche i lavoratori devono fare la loro parte. Ogni dipendente, deve essere consapevole del proprio comportamento e del proprio ruolo all’interno del processo di sicurezza aziendale. Non basta sapere cosa fare in caso di emergenza, ma è essenziale adottare abitudini quotidiane che riducano al minimo i rischi.Un lavoratore che partecipa attivamente ai corsi di formazione, che segnala tempestivamente situazioni pericolose e che rispetta le procedure di sicurezza contribuisce in modo significativo a garantire un ambiente di lavoro sano e protetto. Questo impegno è fondamentale per costruire una vera cultura della sicurezza, dove la protezione non è solo un obbligo, ma un valore condiviso. La Sicurezza è una Responsabilità CondivisaIn un’azienda sicura, la sicurezza non è solo una questione di regolamenti e procedure, ma una responsabilità condivisa tra tutti. La formazione continua, il dialogo aperto tra datori di lavoro e lavoratori e la partecipazione attiva di ogni individuo sono gli ingredienti essenziali per costruire un ambiente di lavoro veramente sicuro.Quando tutti sono coinvolti, quando ogni persona è consapevole dei rischi e delle proprie azioni, l’azienda diventa non solo conforme alla legge, ma un modello virtuoso di prevenzione, di benessere e di responsabilità sociale. La sicurezza sul lavoro è un viaggio che richiede l’impegno di ognuno: solo così si possono evitare incidenti e garantire un ambiente di lavoro che tutela la salute e il benessere di tutti. Il nostro team può affiancarti con consulenti preparati, dinamici e pronti a trovare la migliore soluzione alle tue esigenze aziendali.Ma non solo: i nostri formatori sono tecnici, ma anche psicologi del lavoro e figure qualificate per contribuire ad aumentare la consapevolezza che la sicurezza è un bene prezioso per tutti, costruendo percorsi formativi cuciti su misura alla tua realtà.Contattaci: formazione@struqrure.it Se ti è piaciuto l’articolo condividilo sui social Scopri gli articoli correlati della sezione Innovazione torna alla sezione news Articolo non trovato Iscriviti alla Newsletter Struqture per rimanere aggiornato sulle ultime novità Iscriviti alla newsletter L'iscrizione è avvenuta con successo! Ops! Qualcosa è andato storto, riprovare. Aggiungi qui il testo dell’intestazione
Novembre: mese di formazione sulla sicurezza per Struqture!

Novembre: mese di formazione sulla sicurezza per Struqture! Formazione, Sicurezza sul lavoro 26/10/2024 Novembre, per Struqture, sarà un mese di grande focus sulla formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Prenderanno il via infatti quattro gruppi di corsi rivolti a figure differenti ma cruciali a garantire salute e sicurezza per lavoratori e lavoratrici. Per ciascuno di questi corsi, abbiamo lavorato tramite il progetto Spazio Aule in collaborazione con TMA srl Bologna e Interattiva Editore. Scopriamoli insieme! Corso RSPP/ASPP I moduli B e C del corso RSPP/ASPP sono in partenza rispettivamente il 5 e il 6 novembre. Il modulo B riguarda la formazione per tutti i settori produttivi, ed è comune e propedeutico all’accesso ai moduli di specializzazione per assumere il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) o di Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP). Il modulo C è finalizzato a: progettare e gestire processi formativi in riferimento al contesto lavorativo e alla valutazione dei rischi, anche per la diffusione della cultura alla salute e sicurezza e del benessere organizzativo; pianificare, gestire e controllare le misure tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza aziendali attraverso sistemi di gestione della sicurezza; utilizzare forme di comunicazione adeguate a favorire la partecipazione e la collaborazione dei vari soggetti del sistema. Corso RLS In partenza sempre il 5 novembre anche il nostro corso per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Il RLS è la persona eletta o designata in azienda per rappresentare i lavoratori riguardo la salute e della sicurezza durante il lavoro. Dovrà quindi ricevere una formazione particolare e adeguata in materia di sicurezza e salute, che tenga conto sia delle informazioni di carattere generale rispetto alla sicurezza nei luoghi di lavoro sia dei rischi specifici che riguardano l’impresa in cui svolge l’attività lavorativa. Il ruolo del RLS è essenziale: contribuisce a garantire che le politiche aziendali siano efficaci nel promuovere un ambiente di lavoro sicuro. Le lezioni del corso si terranno in videoconferenza martedì 5, 12, 19 e 26 novembre dalle ore 9 alle ore 18. Corso RSPP DDL Il nostro corso per formare datori di lavoro Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP DDL) è rivolto a titolari di aziende artigiane e industriali fino a 30 lavoratori, aziende agricole e zootecniche fino a 30 lavoratori, aziende della pesca fino a 20 lavoratori e altre aziende fino a 200 lavoratori. La durata del corso varia in funzione del livello di rischio in cui è inserita l’attività dell’azienda (codice ATECO): rischio basso, 16 ore: Moduli 1 e 2 in e-learning (8 ore) | Moduli 3 e 4 in videoconferenza (8 ore). Datori di lavoro titolari di attività come uffici, negozi, supermercati, bar, ristoranti, autofficine, hotel; rischio medio, 32 ore: Moduli 1 e 2 in e-learning (16 ore) | Moduli 3 e 4 in videoconferenza (16 ore). Datori di lavoro titolari di attività come trasportatori, corrieri, scuole, aziende agricole e di allevamento; rischio alto, 48 ore: Moduli 1 e 2 in e-learning (24 ore) | Moduli 3 e 4 in videoconferenza (24 ore). Datori di lavoro titolari di attività come imprese edili, tipografie, elettricisti, idraulici, falegnami, cliniche, laboratori di analisi, artigiani. Al termine del corso, il datore di lavoro avrà ottenuto competenze necessarie a una migliore comprensione della normativa in ambito Salute e Sicurezza sul Lavoro, a gestire in maniera più sicura e organica l’attività lavorativa, a riconoscerne e controllarne al meglio i rischi tipici e a migliorare il rapporto con i lavoratori. Calendario delle lezioni in videoconferenza (Modulo 3 e 4): Rischio Basso, 8 oreGiovedì 21 novembre e lunedì 25 novembre dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Rischio Medio, 16 oreGiovedì 21, lunedì 25, giovedì 28 novembre e lunedì 2 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Rischio Alto, 24 oreGiovedì 21, lunedì 25, giovedì 28 novembre, lunedì 2, giovedì 5 e lunedì 9 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Corso di formazione specifica per lavoratori Il corso è rivolto a tutti i lavoratori di qualsiasi azienda, sia del settore privato che del settore pubblico, a prescindere dalla tipologia di contratto. È richiesto per legge al datore di lavoro di assicurarsi che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente e adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda. La durata del corso varia in funzione del livello di rischio in cui è inserita l’attività dell’azienda: formazione lavoratori rischio basso, 4 ore: dipendenti che lavorano in ufficio, nel settore dell’informatica, in ristoranti, alberghi, bar ecc.; formazione lavoratori rischio medio, 8 ore: dipendenti che lavorano in aziende di trasporti, aziende agricole e di allevamento, istituti scolastici; formazione lavoratori rischio alto, 12 ore: dipendenti che lavorano in imprese edili, tipografie, aziende esposte a rischio elettrico, falegnamerie, cliniche, laboratori di analisi. Calendario delle lezioni in videoconferenza: Sessione di novembre Giovedì 7 novembre 2024 dalle ore 13:30 alle 17:30 (rischio basso + medio + alto)Lunedì 11 novembre 2024 dalle ore 13:30 alle 17:30 (rischio medio + alto)Giovedì 14 novembre 2024 dalle ore 13:30 alle 17:30 (rischio alto)Sessione di dicembreGiovedì 12 dicembre 2024 dalle ore 13:30 alle 17:30 (rischio basso + medio + alto)Lunedì 16 dicembre 2024 dalle ore 13:30 alle 17:30 (rischio medio + alto)Giovedì 19 dicembre 2024 dalle ore 13:30 alle 17:30 (rischio alto) Per maggiori informazioni e per iscriverti, visita la sezione dedicata al calendario corsi sul nostro sito. E affrettati: ci sono ancora pochi posti! Se ti è piaciuto l’articolo condividilo sui social Scopri gli articoli correlati della sezione Formazione, Sicurezza sul lavoro torna alla sezione news Sicurezza sul lavoro Formazione FormazioneSicurezza sul lavoro26/10/2024 Novembre: mese di formazione sulla sicurezza per Struqture! Novembre: mese di formazione sulla sicurezza per Struqture! Formazione, Sicurezza sul lavoro 26/10/2024 Novembre, per Struqture, sarà un mese di
Patente a crediti in edilizia: chiarimenti e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro

Patente a crediti in edilizia: chiarimenti e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro Sicurezza sul lavoro 18/10/2024 Dal 1° ottobre 2024 è ufficialmente attivo il sistema della Patente a Punti in edilizia, un’iniziativa volta a rafforzare la sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri temporanei e mobili in Italia. Questo strumento, promosso dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), è obbligatorio per tutti i datori di lavoro e i lavoratori autonomi operanti nel settore. La sua finalità principale è quella di garantire una maggiore aderenza alle normative in materia di sicurezza e prevenzione, contribuendo a un ambiente di lavoro più sicuro e regolamentato. La scadenza per l’ottenimento della patente tramite il Portale dei Servizi è fissata al 31 ottobre 2024, e la data è perentoria: chi non rispetterà questo termine non potrà più operare nei cantieri. Il sistema della Patente a Punti in edilizia: cos’è e come funziona La Patente a Punti in edilizia è un sistema che, similmente a quello della patente di guida, assegna un punteggio iniziale a ciascun operatore del settore. Questo punteggio può subire modifiche in base al comportamento e alla conformità degli operatori rispetto alle normative vigenti. L’obiettivo principale è incentivare il rispetto delle regole di sicurezza, promuovendo una gestione più consapevole e attenta dei cantieri. Il punteggio può diminuire in caso di violazioni, ma gli operatori hanno anche la possibilità di recuperarlo partecipando a corsi di formazione e aggiornamento specifici. L’INL ha precisato che, inizialmente, era stato previsto un periodo di transizione durante il quale era possibile autocertificare i requisiti tramite PEC. Tuttavia, con la nota n. 4/2024, l’Ispettorato ha chiarito che l’autocertificazione non sostituisce il rilascio formale della patente a punti. Dal 1° novembre 2024, soltanto coloro che avranno completato l’iter formale attraverso il Portale dei Servizi potranno operare legalmente nei cantieri. Questa precisazione mira a evitare fraintendimenti e a garantire che ogni operatore ottenga il riconoscimento ufficiale richiesto dalla normativa. La procedura per richiedere la Patente a Punti: i passaggi essenziali Il processo per ottenere la Patente a Punti richiede alcuni passaggi specifici che datori di lavoro e lavoratori autonomi devono seguire attentamente per garantire la conformità: Accesso al Portale dei Servizi: Il primo passo consiste nell’accedere al Portale dei Servizi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (servizi.ispettorato.gov.it). Per effettuare l’accesso, è necessario autenticarsi utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Questo garantisce un accesso sicuro e tracciabile al sistema. Compilazione dell’istanza: Una volta effettuato l’accesso, è necessario selezionare il servizio dedicato alla richiesta della Patente a Punti. Qui, gli utenti devono compilare un modulo online inserendo tutte le informazioni richieste, come i dati relativi all’impresa o al lavoratore autonomo, e dichiarare il rispetto delle norme di sicurezza e degli standard di qualità previsti per il settore edilizio. Invio della documentazione: In alcuni casi, potrebbe essere necessario allegare ulteriore documentazione, come attestati di formazione e certificati di conformità. La documentazione richiesta varia in base alla tipologia di attività svolta e alla posizione lavorativa dell’operatore. Questa fase è fondamentale per dimostrare la propria conformità agli standard di sicurezza richiesti. Conferma e verifica della domanda: Una volta completata la procedura, l’istanza viene inviata per la verifica all’INL. Dopo l’approvazione, l’operatore riceverà la patente con il punteggio iniziale associato, che sarà visibile e monitorabile direttamente all’interno del Portale dei Servizi. Questo sistema di monitoraggio permette un controllo costante e una gestione trasparente del punteggio. L’importanza del monitoraggio continuo del punteggio Una volta ottenuta la patente, è essenziale monitorare costantemente il proprio punteggio. Ogni violazione delle norme di sicurezza comporta una decurtazione, mentre la partecipazione a corsi di aggiornamento e la dimostrazione di una gestione conforme agli standard permettono di incrementarlo. Questo sistema non solo incentiva comportamenti virtuosi, ma fornisce anche una traccia documentata dell’impegno degli operatori nel mantenere un ambiente di lavoro sicuro e conforme. Sanzioni e conseguenze per il mancato rispetto delle normative Dal 1° novembre 2024, chi non avrà completato il processo per ottenere la Patente a Punti non potrà più operare nei cantieri temporanei e mobili. Continuare a lavorare senza patente comporterà sanzioni amministrative pesanti e la sospensione delle attività lavorative. Le imprese non in regola rischiano di incorrere in multe salate e di compromettere la propria posizione contrattuale nei progetti edilizi in corso. Questo potrebbe tradursi in gravi ripercussioni economiche e legali, specialmente per chi opera in grandi progetti dove il rispetto delle normative è un prerequisito per mantenere il contratto. Chi è esonerato dalla Patente a Crediti in edilizia? Non tutti sono obbligati a ottenere la Patente a Crediti. In particolare, alcune categorie sono esonerate: Fornitori di beni e servizi intellettuali: Coloro che forniscono unicamente beni o servizi di natura intellettuale senza partecipare attivamente ai lavori manuali o di costruzione nei cantieri non sono tenuti a richiedere la patente. Imprese con certificazione SOA (classifica III o superiore): Le imprese che possiedono questa certificazione sono esonerate dall’obbligo di richiedere la Patente a Punti. La certificazione SOA attesta già la loro qualificazione per l’esecuzione di lavori pubblici e la conformità agli standard di sicurezza e qualità richiesti. Per concludere L’introduzione della Patente a Punti in edilizia rappresenta un passo cruciale per l’evoluzione del settore. La scadenza del 31 ottobre 2024 è ormai imminente, ed è fondamentale che tutti gli operatori, datori di lavoro e lavoratori autonomi, completino la procedura online per evitare disguidi e per continuare a operare senza interruzioni. Il mancato adeguamento comporterà l’esclusione dal mercato a partire dal 1° novembre 2024, con conseguenze serie sia a livello economico che legale. In Struqture ci rendiamo disponibili per supportare la tua azienda nella puntuale verifica di rispondenza ai requisiti richiesti e per contribuire alla gestione degli adempimenti: ti sosteniamo passo per passo! Se ti è piaciuto l’articolo condividilo sui social Scopri gli articoli correlati della sezione Sicurezza sul lavoro torna alla sezione news Sicurezza sul lavoro Sicurezza sul lavoro18/10/2024 Patente a crediti in edilizia: chiarimenti e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro Patente a crediti in edilizia: chiarimenti e raccomandazioni dell’Ispettorato del Lavoro Sicurezza sul lavoro
Tra la minaccia e l’opportunità: i rischi dell’IA legati al mondo del lavoro

Tra la minaccia e l’opportunità: i rischi dell’IA legati al mondo del lavoro Innovazione, Sicurezza sul lavoro 11/10/2024 L’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro L’Intelligenza Artificiale (IA) si riferisce a sistemi informatici in grado di svolgere compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana, come il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale, la diagnosi di malattie, e molto altro. Queste tecnologie stanno rapidamente trasformando il mondo del lavoro, modificando il modo in cui le aziende operano e interagiscono con i loro clienti. L’IA ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni, passando da applicazioni limitate a software sempre più complessi e capaci di sostituire l’attività umana in diversi ambiti. La crescente automazione è visibile in settori come l’industria manifatturiera, i servizi finanziari e la sanità. Tuttavia, questo avanzamento ha anche innescato preoccupazioni significative per quanto riguarda l’impatto sull’occupazione e la distribuzione del lavoro. Opportunità dell’IA per il mondo del lavoro Uno dei principali vantaggi dell’IA è la capacità di automatizzare compiti ripetitivi e prevedibili, aumentando così l’efficienza operativa. Ad esempio, l’uso di robot nelle fabbriche ha migliorato la produzione, riducendo i tempi di inattività e migliorando la qualità del prodotto finale. Nonostante il timore della perdita di posti di lavoro, l’IA ha anche il potenziale di creare nuove opportunità. Nuove figure professionali come specialisti di IA, analisti di dati e programmatori di sistemi automatizzati sono sempre più richieste. La necessità di gestire questi sistemi avanzati stimola anche la crescita di settori innovativi. L’IA può anche migliorare la qualità della vita lavorativa, riducendo i carichi di lavoro monotoni e pericolosi. Automazione dei compiti di routine permette ai dipendenti di concentrarsi su attività più creative e strategiche, migliorando la soddisfazione sul lavoro. Diversi settori traggono vantaggio dall’introduzione dell’IA. Nel settore sanitario, l’IA contribuisce a diagnosi più rapide e accurate. Nell’industria, prevede guasti agli impianti prima che accadano, migliorando l’efficienza produttiva. Nell’agricoltura, monitora le condizioni delle colture e prevede i raccolti, supportando la produzione sostenibile. Minacce dell’IA per il mondo del lavoro L’automazione è anche una minaccia diretta per alcuni tipi di lavoro. Il 14% dei posti di lavoro nei paesi dell’OCSE è considerato automatizzabile, e un altro 32% potrebbe subire cambiamenti profondi. In particolare, i lavori ripetitivi, manuali e quelli cognitivi di medio livello sono maggiormente a rischio. L’IA tende a polarizzare il mercato del lavoro: lavori ad alto valore aggiunto, come i ruoli tecnologici, sono in crescita, mentre quelli a basso valore tendono a scomparire. Questo accentua le disuguaglianze e rende più difficile la transizione per i lavoratori meno qualificati. Con la maggiore adozione dell’IA, le disuguaglianze sociali rischiano di aumentare. Le aziende che possono permettersi di implementare tecnologie avanzate ne trarranno maggiori vantaggi, lasciando indietro coloro che non possono farlo, aggravando ulteriormente il divario tra ricchi e poveri. L’uso crescente di IA solleva importanti preoccupazioni sulla gestione dei dati e la privacy. I sistemi di IA richiedono enormi quantità di dati per funzionare, esponendo i lavoratori e le aziende a potenziali violazioni della privacy e abusi. Rischi etici e sociali dell’IA L’intelligenza artificiale (IA) ha il potenziale di trasformare il panorama dell’informazione, ma con esso emergono pericoli significativi legati alla manipolazione dell’opinione pubblica. Algoritmi avanzati possono essere utilizzati per generare contenuti mirati e personalizzati, amplificando disinformazione e fake news, come già evidenziato in diversi studi. La velocità con cui le notizie false si diffondono, grazie all’IA, è preoccupante, poiché può distorcere la percezione pubblica e influenzare i processi democratici. Le tecnologie basate sull’IA sono ampiamente utilizzate per la sorveglianza, migliorando la sicurezza pubblica e la prevenzione del crimine. Tuttavia, in contesti autoritari o con limitati diritti civili, l’IA può essere sfruttata per reprimere le libertà individuali, censurare l’informazione e monitorare in maniera invasiva intere popolazioni. Amnesty International ha già espresso preoccupazioni riguardo all’uso di queste tecnologie per limitare la libertà di espressione e i diritti umani in vari paesi. L’IA pone sfide fondamentali alla democrazia e ai diritti umani. Se non adeguatamente regolamentata, può essere utilizzata per rafforzare il controllo delle informazioni da parte di élite politiche o economiche, influenzando le elezioni e limitando l’accesso all’informazione libera. La manipolazione algoritmica delle preferenze individuali mina il concetto stesso di autodeterminazione, compromettendo la partecipazione democratica. Una delle preoccupazioni più speculative ma non meno rilevanti è quella legata all’autonomia delle IA. Man mano che i sistemi diventano più avanzati, si teme che possano agire in maniera indipendente rispetto agli scopi per cui sono stati progettati. Teorie come quella della “rivolta delle graffette” di Nick Bostrom ipotizzano un futuro in cui un’IA non controllata potrebbe perseguire obiettivi propri, con conseguenze devastanti per l’umanità. Analisi dei rischi: origini e conseguenze Per comprendere appieno i rischi legati all’IA, è fondamentale analizzarne le origini e le conseguenze. Dal punto di vista tecnologico, i rischi derivano dalla complessità e dall’autonomia crescente dei sistemi di IA. La mancanza di trasparenza nei processi decisionali dell’IA può portare a risultati imprevedibili e difficili da controllare. Economicamente, l’IA può accentuare le disuguaglianze esistenti. Le aziende che adottano rapidamente l’IA possono ottenere un vantaggio competitivo significativo, mentre quelle che non riescono a stare al passo rischiano di essere lasciate indietro. Questo divario può portare a una concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di poche grandi aziende tecnologiche, aumentando le disuguaglianze socio-economiche a livello globale. Socialmente, l’IA può portare a una disgregazione del tessuto sociale. La perdita di posti di lavoro e la conseguente disoccupazione possono causare tensioni sociali e politiche, alimentando sentimenti di insicurezza e instabilità. Inoltre, la sorveglianza e il controllo basati sull’IA possono erodere la fiducia nelle istituzioni e nei processi democratici, minando la coesione sociale. In conclusione L’IA offre sia enormi opportunità che significative minacce per il mondo del lavoro. Da un lato, può aumentare l’efficienza, creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità della vita lavorativa. Dall’altro, può sostituire i lavoratori umani, accentuare le disuguaglianze socio-economiche e introdurre nuovi rischi etici e sociali. Per sfruttare al meglio le opportunità offerte dall’IA e mitigare i rischi associati, è fondamentale adottare un approccio proattivo e inclusivo. Questo include
Fondo di sostegno INAIL per i familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro

Fondo di sostegno INAIL per i familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro Sicurezza sul lavoro 13/09/2024 Gli infortuni sul lavoro rappresentano un grave problema in Italia, con conseguenze spesso devastanti per i lavoratori e le loro famiglie. Per mitigare l’impatto di tali eventi, il Fondo di sostegno INAIL è stato istituito per offrire un aiuto finanziario ai familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro. Il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro è stato creato nel 2007 attraverso la Legge 296/2006 (Finanziaria 2007). L’obiettivo principale del Fondo è fornire un supporto tempestivo ai familiari dei lavoratori deceduti a causa di gravi infortuni sul lavoro, sia per coloro che erano assicurati, sia per quelli non assicurati. I beneficiari del Fondo sono i familiari dei lavoratori deceduti in seguito a infortuni avvenuti dopo il 1° gennaio 2007. I familiari aventi diritto includono: Il coniuge; I figli legittimi, naturali, riconosciuti o adottivi fino a 18 anni; fino a 21 anni se studenti di scuola media superiore o professionale; fino a 26 anni se studenti universitari; e i figli maggiorenni inabili; In mancanza di coniuge o figli, i genitori naturali o adottivi se a carico del lavoratore deceduto; I fratelli e le sorelle se a carico o conviventi con il lavoratore deceduto. Prestazioni erogate e modalità di accesso Il Fondo prevede due tipologie di benefici: Prestazione una tantum: L’importo è determinato annualmente dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, basandosi sulle stime dell’INAIL. Per il 2024, gli importi variano a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare: 1 superstite: €5.000 2 superstiti: €7.500 3 superstiti: €10.000 Più di 3 superstiti: €15.000 Anticipazione della rendita: Questa prestazione è pari a tre mensilità della rendita annua calcolata sul minimale di legge e viene erogata unitamente alla prestazione una tantum. Le procedure per accedere al Fondo coinvolgono vari enti, tra cui l’INAIL e gli Ispettorati del Lavoro. Gli accertamenti e le verifiche vengono effettuati per garantire che l’infortunio sia effettivamente riconducibile a un evento sul lavoro. In caso di provvedimento negativo, non è previsto il ricorso amministrativo ma solo il ricorso al giudice ordinario. In sintesi Il Fondo di sostegno INAIL rappresenta un aiuto fondamentale per le famiglie colpite da gravi infortuni sul lavoro. Fornisce un supporto finanziario immediato che può aiutare a gestire le conseguenze economiche della perdita di un caro. Tuttavia, è essenziale continuare a migliorare le procedure di accesso e garantire una maggiore diffusione delle informazioni relative a questo importante strumento di supporto. Struqture si impegna a sostenere le aziende e i lavoratori nell’accesso al Fondo di sostegno INAIL. Attraverso consulenze specializzate, Struqture assicura che tutte le procedure siano seguite correttamente, garantendo che le famiglie dei lavoratori colpiti ricevano il supporto di cui hanno bisogno. Con la loro esperienza e dedizione, Struqture continua a essere un punto di riferimento all’avanguardia nel campo della consulenza aziendale. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo sui social Scopri gli articoli correlati della sezione Sicurezza sul lavoro torna alla sezione news Sicurezza sul lavoro Sicurezza sul lavoro13/09/2024 Fondo di sostegno INAIL per i familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro Fondo di sostegno INAIL per i familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro Sicurezza sul lavoro 13/09/2024 Gli infortuni sul lavoro rappresentano un grave problema in Italia, con conseguenze spesso devastanti per i lavoratori e le loro famiglie. Per mitigare l’impatto… Leggi di più Iscriviti alla Newsletter Struqture per rimanere aggiornato sulle ultime novità Iscriviti alla newsletter L'iscrizione è avvenuta con successo! Ops! Qualcosa è andato storto, riprovare.